giovedì 27 dicembre 2012

MENO MALE CHE E' SOLO UNA VOLTA ALL'ANNO

Come ogni anno ho fatto la valigia.
Sono tornata al paese natìo.
Dopo due giorni però ero già stufa.
A parte il tripudio di alimenti, la cosa che davvero mi manda fuori è la gente che invecchia.
Natale è un punto fermo, ed ogni anno fai il paragone con l'anno precedente.
E tutti gli anni, passano per le strade del paese, vedi la gente che è palesemente invecchiata.
E loro penseranno lo stesso di te...
Non li vedi da un anno, ti accorgi della differenza.

Poi mangi, mangi mangi, dalla zia, dalla cugina, dall'amica...
e ti fiorisce la fronte, la pelle diventa grassa...
Si insomma, ieri per essere " accettabile" ho dovuto lavorare parecchio.
Per fortuna chi mi aspettava a casa aveva molta voglia di vedermi, e i crateri sulla fronte sono passati in secondo piano.


lunedì 24 dicembre 2012

COSA BOLLE IN PENTOLA

Qui bolle la testina...
Ma poi c'è la pentola con il cappone
Quella con la lingua
In una c'è la coda e altri ossi
Poi abbiamo un cotechino
Infine un po' di muscolo...casomai qualcuno avesse fame.
Chiaramente questo è il secondo.
Cucinato qui.
Per il resto dovete aspettare domani.
Solo che tutto questo andrebbe smaltito poi...e io sono qui senza Ros.

giovedì 20 dicembre 2012

ITALIAN JOURNEY

Mi piace immaginarmi così,
come un Goethe alla ricerca delle radici Italiani.
In un romantico viaggio in cui ad Ariosto e Tasso sostituisco Prosecco e Merlot.
Nelle vacanze di Natale torno sempre alla casa natia, che penso sia sempre stato l'unico punto fermo della vita. Uno ci prova a fare il selvaggio, ma tanto un punto fermo attorno al quale girare esiste sempre.

Ogni anno succede la stessa cosa:
i territori visitati per lavoro si ricongiungono per dare forma al cesto natalizio.
Cesto non è, ma un baule pieno di cose di ogni dove che poi distribuisco fra i parenti.
Perchè dopo anni in cui nessuno ha ancora ben capito che lavoro fai, distrarli con il cibo dei posti che hai visitato è la cosa migliore.
Se parli del Veneto, delle Marche, del Piemonte, e della Liguria,
di Soppressata, tartufi, formaggi e pesto,  riesci a svicolare dalle domande:
quando ti sposi? Hai un fidanzato? Quando fai un figlio?
Sei salvo/a.

L'ho imparato anni fa:
anche se vai a fare consulenza ad un'azienda che fa piastrelle, e per te il Gres Porcellanato non ha più segreti, vedi di portare a casa del cibo, che è l'unica vera attrazione nazional popolare.

Un po' di poesia sarebbe raccontare che la forma di Parmigiano 36 mesi che ho nel baule della macchina me la sono andata a recuperare direttamente nel piccolo caseificio Reggiano, dove ho visto le mucche fare il latte...
in realtà me lo hanno passato nella nebbia della Torino-Piacenza all'altezza dell'Autogrill Crocetta.
Ma va bene lo stesso.
In fondo che io fossi lì per Parmigiano o per piastrelle qualche mese fa cosa importa?
A casa arriveranno cose buone e distrazioni importanti.
E il sacchetto con i numeri della tombola, che la nonna non trova più il suo.

Oh, dite quel che volete, ma a me un po' il Natale piace...
Basta che non mi portate al ristorante!

martedì 18 dicembre 2012

COLA E C.

Leggendo qua e là molto spesso mi imbatto in articoli sulla tassazione delle bevande gassate.
Gassate? Gasate? Si insomma, con le bollicine.

Fosse per me potrebbero sparire dalla faccia della terra, mi basta il Selz, per il resto, credo di non comprare una bottiglia di Coca Cola da tempo.
Ah no, aspetta, qualche Coca Zero, che da quando l'hanno inventata, ho scoperto che mi piace, ed effettivamente sento la differenza con la Coca Light ( disgustosa) e la Coca Cola ( troppo dolce).

Ma chi se le beve tutte quelle robe lì?
Solo a guardarle mi viene acidità di stomaco, il mal di testa e anche sete.
Sembra impossibile, che a bere ti venga sete.
Oppure l'abbinata: pizza e coca cola
Puah.

Per me potete anche tassarle, basta che non mi tassate il vino, la birra e l'acqua con le bollicine.
ah, forse il vino e la birra sono già tassati...

Una volta uscii a cena con uno che prese una bottiglietta di Coca Cola mangiando il pesce.
Eravamo lì con il nostro Guazzetto alla Genovese, e lui mi spiegava la sostanziale differenza fra una Coca in lattina, una in bottiglietta di vetro, quella da mezzo nella plastica e quella alla spina.

Pensavo di essere nella pubblicità della Coca Cola..
Uno anche carino, a modo, ben vestito, simpatico...
Ma avete idea di quanto stridente sia sentire uno ordinare:
Il Guazzetto alla Genovese con i crostini di farro e ceci accompagnato dalla sua salsa di basilico fresca ( che non è il pesto) -no, questo non era scritto, ma lo disse il cameriere-
con
UNA COCA COLA?

E' un po' come trombarsi Brad Pitt con i calzini...
è sempre Brad Pitt...ma ha i calzini!!!

lunedì 17 dicembre 2012

F R I T T O

Come dice la mia nonna:
se fritta bene, è buona anche una suola di scarpe.

Vero, verissimo.
Ma purtroppo è vero anche il contrario...

Regola uno:
il fritto lo vai a mangiare al ristorante, che col piffero che rendo la casa una friggitoria, a meno che non sia estate e non ci sia la cucina da campo in giardino, magari proprio sotto le lenzuola di quella al piano di sopra che mi sta tanto sui cojoni...
(ops, divagavo vero?)

Regola due:
non mangiare il fritto dai cinesi e da Mc, quello non è fritto, quello è un contratto con la steatosi, e tu non sei un'oca...

Regola tre:
scegli il posto controllando che nel retro ci siano tantissime latte vuote di olio di arachidi.
Che la poesia è bella, ma il fritto buono si fa con l'olio di arachidi, non con l'extravergine di oliva, e ce ne va tanto, e deve essere cambiato spesso, quindi frugate nell'immondizia del ristorante prima di entrarci.

Regola 4:
mangiare il fritto con le mani. Se le mani rimangono piene di olio, quella roba vi rimarrà sullo stomaco tutta la notte.

Regola 5:
assaggiare prima di salare. In teoria il fritto dovrebbe arrivarvi al tavolo senza sale, il sale dovete metterlo voi.
Meglio in un angolino del piatto.

Regola 6:
il limone mettetevelo su per... Se vi portano il fritto e siete costretti a metterci il limone, vuol dire che è unto bisunto, e quindi vi siete anche sporcati le mani per mangiarlo e quindi vi rimarrà sullo stomaco tutta la notte.

Regola 7:
esiste l'aceto... Un buon aceto balsamico, o anche un aceto vero, in uno scodellino a parte, dove bagnare una carotina una volta, una cipolla un'altra, ha il suo perchè. Bagnare, non inondare.

Regola 8:
per la regola che se fritto bene, è buona anche una suola di scarpe, attenzione a dove lo mangiate, che mangiare suole di scarpe al presso di gamberoni non è una bella cosa.

Cosa ci bevete con il fritto?
Bollicine!

quanto ne mangiate di fritto?
Poco...se dopo avete intenzione di fare altro.
Se invece siete soli come un cane... affogatevi.
La cosa che odio fritta?
Le patatine.
Ma potrei uccidere per un piatto di gamberi ( con il carapace) e carciofi.


giovedì 13 dicembre 2012

MOTIVI PER AMARE I FRANCESI

Sicuramente lui
Magari con la menta...

CONTRADDIZIONI ALIMENTARI

La mia dieta, nei limiti del possibile ( vedi alla voce: lavoro)
è molto varia.
Così varia che il  mio moroso l'altra sera mi ha fatto notare che esistono anche le bistecche...magari di maiale.
Perchè si, effettivamente compro e cucino le cose più strane, me ne rendo conto.
Passo ore ( le lunghe pause pranzo di chi per lavoro è sempre a spasso) , a guardare i banchi del fresco dei supermercati, alla ricerca di cose che non ho mai cucinato.
Ad esempio la scorsa settimana ho scoperto il salame di trippa suina, di cui ignoravo l'esistenza.
Ieri sera c'era l'agnello con le cipolle in agrodolce,
la sera prima l'ossobuco di tacchino con le patate.
Si insomma, effettivamente una bistecca scottata è da un po' che non passa da casa, ma che vi devo dire...
mi piacciono gli esperimenti.
Solo che a volte esagero.
Ad esempio, non so bene come mi è venuto in mente di fare gli involtini di prosciutto e tofu o il cous cous con la salsiccia...
che me ne rendo perfettamente conto che chi mangia il Tofu di solito lo mangia perchè è vegetariano/vegano
e il cous cous arriva dal mondo mussulmano e quindi non andrebbe fatto con carne di maiale.
Ma se un vegetariano può inventarsi la cotoletta di seitan e lo spezzatino di soia, e un ebreo può mangiare i gamberoni fatti di surimi, perchè io non posso mangiare il tofu con il prosciutto?
Lo so, non avrei successo come ristoratore dell'etica al contrario.
Devo solo ricordarmi di non fare il tofu con il prosciutto se ho a cena un vegetariano, perchè credo che la prenderebbe per una presa per il culo...

lunedì 10 dicembre 2012

COME SOPRAVVIVERE A TRIPADVISOR

Io amo il mio smartphone.
Certo che lo amo, senza di lui alcune sere non andrei più a casa, non leggerei le mail dalla macchina etc etc etc.
A pensarci bene non scriverei nemmeno questi post, visto che escono proprio dal mio telefono nei momenti di relax fra un lavoro e l'altro...
Solo che ormai non si può nemmeno più scegliere dove cenare senza lo smartphone...
Una volta c'era la guida Michelin, adesso c'è la voce del popolo.
E io mi chiedo sempre: ma che voglia avete di sputtanare un ristorante ?
Cosa vi ha fatto di tanto male?
Oppure, come mai piace a tanti sentirsi dei piccoli Vissani?
Io per scegliere dove mangiare ho il mio metodo personale:
sbirciare la cucina
sbirciare i tavoli
controllare se i vetri sono puliti

da lì in poi...male non mi fanno stare.

Per evitare sorprese mangiando poi,  il mio moroso ed io abbia il metodo:
coppietta alla prima uscita.
Noi si ordina un piatto per volta.
Ce lo dividiamo...poi un altro ...e via così.
A volte lo facciamo anche con la pizza.
Una pizza, la mangiamo, poi un'altra.

In certi posti la cosa è presa come una rottura di palle,
ma ho notato che i locali di veri appassionati del cibo gradiscono,
perchè capiscono che siamo lì per fare un'esperienza, non per riempirci la pancia.

Potrei scrivere su Tripadvisor bene e male di tanti posti, ma davvero dipende tutto dal posto?
Perchè a volte ho l'impressione che il 50% lo faccia il locale ed il cibo, ed il restante 50% lo faccia lo stato d'animo delle persone, la compagnia...

Cosa vi ricordate davvero di un posto in cui cenate?
Se siete in 20...non il cibo di sicuro, ma al massimo quanto avete aspettato per la birra..
Se siete affamati, vi deluderanno le porzioni piccole,
Se siete con un bell'uomo...o una bella donna... nemmeno vi ricorderete cosa avete mangiato.

Ho letto un commento su un famoso albergo su stanze a tema che diceva che il cibo non era niente di speciale...sai cosa me ne frega degli spaghetti allo scoglio quando nel letto ho Brad Pitt??






sabato 8 dicembre 2012

BIRRINI

BIRRINI
RANOCCHIE
BICICLETTE
SHOTTINI
GOCCINI
VELOCI
l'ho sentito chiamare in tanti modi...ma quel bicchierino di birra alla fine significa sempre la stessa cosa:
L'APERITIVO SARA' LUNGO E DIFFICILE

venerdì 7 dicembre 2012

APPROCCI ALIMENTARI OPPOSTI

Finalmente alle 9 di ieri sera siamo riusciti a sederci ad un tavolo
un vero tavolo, con una vera tovaglia, i bicchieri e tutte quelle cose lì. 
A volte sembra davvero un lusso. 
Comunque...
Per la cena avevo deciso: rolatine di pollo. 
Che tutte le volte che le vedo crude mi viene una gran voglia di mangiarle, e tutte le volte che me le metto nel piatto ed è ora di mangiarle, inizio ad odiarle. 
Per stare compatte le rolatine hanno bisogno del filo. 
Se il macellaio che le ha fatte è uno scrupoloso, questo filo arriva a ricoprire tutta la rolatina. 
Io ci bisticcio puntualmente.
E mentre ieri sera ero lì a litigare con lo spago, ed ho iniziato a pensare di usare : le forbici, le mani, i denti, mangiarmi tutto e chi se ne frega...
dall'altro lato del tavolo qualcuno è riuscito a: 
trovare il capo della matassa, pizzicarlo con la forchetta, arrotolarlo con la forchetta, creare una matassina che volendo poteva essere riutilizzata dopo lavaggio o usata come  filo interdentale. 
Allora ci ho provato anche io. 
Il risultato è quello riportato nel documento fotografico qui sotto... 


giovedì 6 dicembre 2012

PERCHE' IO ODIO IL MC DONALD'S.

MA CONTINUO AD ANDARCI

Lavoro lavoro lavoro, brum brum, macchina, telefonata, mail, spetta che mi fermo e controllo,
lavoro, guido, telefonata, mail, ti rifermi.
La tabella di marcia prevedeva la sosta in uno di questi qui, che costano cari, ma a mezzogiorno mi danno da mangiare e il menù non è tutto fritto, impanato, pieno di salsa.
Si insomma, alle 5 del pomeriggio non ho ancora l'odore di fritto sulle mani.

Invece come al solito l'ora che volevo dedicare al pranzo si è ridotta, e soprattutto, cercare di mangiare all'una e mezza in un posto che fa comunella con SLOW FOOD è impossibile.
Che io lo capisco che sei Slow, ma il mio tempo è poco, molto poco.
Lo so signor Farinetti che il problema non è tuo, ma mio, o meglio il mio problema, che non è il tuo, è invece un vantaggio per quello che mi paga lo stipendio. Ma anche questo è un problema mio.
Ritorno sui miei passi...dopo aver speso 5 minuti del mio tempo a capire che se il parcheggio è pieno, probabilmente anche dentro lo è... ( che poi, slow va bene, ma perchè anche tetè a tetè con 50 sconosciuti? A me no piace mangiare sola, ma nemmeno con gli sconosciuti).

Perdo un altro minuto a smadonnare, un altro a piangere e un altro a pensare:
CENTRO COMMERCIALE, ENTRO PRENDO DEL CIBO SANO AL BANCO DEI FRESCHI
PANINO AL BAR
DIGIUNO 


Qual è l'unico posto in cui per mangiare nemmeno devi scendere dalla macchina e con DUE dico DUE euro mangi panino e bevi acqua??

SUCCEDE SOLO DA....
DA....


E COSI' ANCHE OGGI... CHEESBURGER, MENTRE GUIDO E PARLO AL TELEFONO ( con l'auricolare eh)
Ed ho pensato ad un certo punto: se mi fermano i carabinieri mi arrestano vero? 
CHE CI PIACEREBBE TANTO ESSERE SLOW... MA ESSERE SLOW E' ROBA DA RICCHI

CHE OGGI ESSERE RICCHI, VUOL DIRE ANCHE PERMETTERSI DI SEDERSI AD UN TAVOLO CON LA TOVAGLIA E PENSARE SOLO A MANGIARE. 

... nota positiva: un mio cliente buono e gentile occhi mi ha regalato una bottiglia da un litro e mezzo di Ruchè... 


mercoledì 5 dicembre 2012

martedì 4 dicembre 2012

CIBI PER IL FREDDO

Credo sia ufficialmente arrivato il freddo. 
Me ne sono accorta dal fatto che non riesco più a camminare a piedi nudi per casa, ho dovuto mettere le ciabatte ieri sera, io odio le ciabatte, le calze e tutta quella roba che ti fa sentire brutta. 
Odio dormire con qualcosa addosso, mi da proprio fastidio, ma fa freddo, e qualcuno dice che usarlo come borsa dell'acqua calda va bene fino a quando i miei piedi non raggiungono la temperatura negativa. 

L'unica cosa bella del freddo è che aumenta l'appetito, e davanti ad un piatto di riso fumante non ti viene da sudare. 
Puoi mangiare l'acqua cotta, le trippe in umido, la pasta al forno, il risotto ai 4 formaggi, le minestre e le vellutate di verdura, lo spezzatino ed il bollito, la purea con il cotechino, lo stinco al forno cotto nella birra... 
Accendere il forno senza avere paura di morire bollita dal caldo. 

e poi lo zabaione caldo, la cioccolata calda, il te con i biscotti. 

Insomma, vero che in questa stagione non posso girare nuda per casa, ma ci sono altre belle cose da fare. 

Poi magari si mette anche a nevicare, rimaniamo bloccati in casa un paio di giorni, e ci divertiamo...

lunedì 3 dicembre 2012

USI IMPROPRI

Io c'ho il moroso goloso.
Molto goloso. 

Tanto goloso.

Ma a volte è anche in grado di lasciarmi parte del suo cioccolato. specie se esce da questa confezione qui sopra...