mercoledì 18 dicembre 2013

Forconi e forchette

E' un po' come per la storia di Berlusconi: 
nessuno lo aveva votato, ma tanto era  è lì a rompere i coglioni. 
Ma intanto Torino è rimasta assediata per due giorni, e se non sbaglio anche a Roma ci sono cortei in corso. 

Mi rendo conto di essere una persona fortunata: se nevica posso lavorare da casa, se ci sono i forconi che mi impediscono l'accesso in città posso rimandare a domani, 
non sono un chirurgo che salva le vite,
non sono un'isterica del lavoro (non più, ma ci vanno anni di terapia eh...ve lo dico)
il mondo va avanti senza di me...
Così ho evitato la protesta lavorando dal quartier generale.

Ci sono però persone che oggettivamente, vuoi per la loro isteria o per quella di qualche capo, non si possono permettere di stravolgere i propri piani giornalieri, e si sono trovati nel mezzo di questo casino inutile. 

Io però parlo con tanta gente, ma proprio tanta eh...
e di tutti i tipi: dal commerciante all'industriale al dipendente dell'industriale
e non uno che mi ha detto che stava dalla parte dei forconi. 

Qualcuno su internet forse, ma erano tutti personaggi seduti alla propria scrivania che twittavano frasi di incoraggiamento a chi stava in piazza per la serie: 
vai avanti tu che a me scappa da ridere. 

Ma chi cavolo erano questi forconi!?????

La cosa ridicola è che in tutto questo marasma sembra che ci abbiano guadagnato solo i supermercati: 
lo sciopero a oltranza sarebbe iniziato di lunedì, e giornali e tg dicevano: fate scorte di alimenti!!! 
E via, l'Italiano medio si è recato al supermercato come ogni sabato, ma ha fatto la spesa doppia. 
Solo che l'Italiano medio, quando fa la spesa doppia, compra doppio di mozzarella, carne e latte fresco...
avete mai visto certi carrelli della spesa per la colletta alimentare? Devi spiegarlo alla signora Maria che la pasta fresca ripiena non si conserva eh...  
così l'italiano medio la scorsa settimana ha speso e mangiato il doppio. 
Ecco finita la protesta dei forconi. 

Esagero dite?
Si, probabile. 
Ma va di moda ultimamente... 

...se mi va di culo adesso arriva un bloggerforcone e mi riempie di insulti e anche io avrò il mio personale quarto d'ora di visibilità. 





venerdì 13 dicembre 2013

VOGLIO UN POSTO IN CUI NASCONDERMI

E niente
Non ce la faccio proprio.
Io a Natale vorrei scavare una fossa nel terreno e nascondermi.

Avete presente il film con Abatantuono che perde i suoi soldi, e per non farlo sapere ai vicini, dice di essere partito per i Caraibi e invece si nasconde in cantina?
Ecco.
Voglio una cantina: dal 23 dicembre al 7 gennaio.
E non perchè odio l'atmosfera natalizia eh!
Anzi! Faccio parte di quelle persone che farebbero l'albero a novembre, mi fisso a guardare le lucine che brillano, fosse per me metterei addobbi ovunque.
Amo le città piene di colori, i pacchetti (che non so fare), tutte quelle cagate lì.
Mi piace anche portare le strenne natalizie inutili dell'ufficio, ricevere le stesse strenne natalizie inutili dai clienti.

E' la rovina della buona cucina che mi ammazza a me.
Cene tutte uguali, tutte ugualmente schifose.
Locali dove normalmente mangi anche bene che si trasformano in una sorta di apoteosi del cattivo e dello scontato.

Posso citare a memoria i menù degli ultimi dieci anni

  • c'è sempre la carne cruda,
  • sempre il flan di qualche verdura con su qualche salsa di qualche formaggio
  • sicuramente ci sarà una pasta ripiena con un improbabile sugo di arrosto e un risotto bavoso e scotto o crudo e insipido che avrà qualche formaggio, di solito del Castelmagno che passava di lì, si è fermato tre secondi a salutare ed è ripartito. 
  • le patate al forno 
  • l'arrosto di qualche animale imprecisato
  • una torta indefinita
  • le noccioline e i mandarini
Per fortuna c'è sempre anche tanto alcool, di quello cattivo, ma cattivo, che di solito non riesci nemmeno ad ubriacarti, ti si perfora lo stomaco prima. 

Il 7 di gennaio uscirò dal mio buco e me ne andrò con il mio moroso a cena in uno stellato. 
Ci siamo fatti questo regalo per Natale, qualcosa di buono... 


venerdì 6 dicembre 2013

GLI SMEMORATI

E anche Mandela se n'è andato.
La gaffe di alcuni giornali è ancora poco, ho avuto davvero paura che, al posto della sua foto, qualcuno mettesse quella di Morgan Freeman, non ci sarebbe stato da stupirsi.

Ma tanto l'Africa è lontana, e l'Apartheid non è un problema nostro...no?

Sembra che niente sia un problema nostro a dire il vero.
Tutti qui a coltivare il nostro pezzettino di orto, facendo finta di non sapere che l'acqua per innaffiarlo arriva dal fiume che è di tutti.

Uh, sì sono malmostosa, I know.

Il motivo è molto semplice però:
sono delusa dai miei simili.

Ci stiamo scavando la fossa, almeno socialmente parlando.
Stiamo buttando alle ortiche gli sforzi di una generazione che, per farci guadagnare un po' di dignità, ha davvero protestato e scioperato.

Mi ricordo che un giorno, di tanti tanti anni fa, ebbi una conversazione con il mio papà.
Facevo le elementari all'epoca, e la festa del primo Maggio cadeva di Venerdì.
La scuola sarebbe stata chiusa il venerdì, ma non il sabato: lezioni regolari.
Me ne uscì con una frase del tipo: va beh, per farci stare a casa un giorno così, possono anche farci andare no? Tanto poi il sabato siamo lì.
(facevo le elementari, non cercate una logica in tale discorso, ve ne prego, non lo trovereste)
Mio padre mi disse semplicemente che molte persone erano morte per far sì che esistesse la festa del primo Maggio, non rispettarlo sarebbe stato un modo per mancare di rispetto a tutte quelle morti, oltre che una perdita di un diritto. E quando volontariamente perdi un diritto, hai perso e basta.

Bene,
credo che il 90% di noi si sia perso quel diritto, o abbia contribuito a farlo perdere agli altri.
Avevamo il diritto al riposo settimanale, alle 8 ore di lavoro e alla retribuzione straordinaria.
Avevamo anche il diritto alle ferie, ai permessi...
Avevamo la mutua...
Avevamo il diritto al lavoro.

Poi ci siamo fatti fottere da quelli che dicono:
fa figo stare sempre un'ora in più in ufficio senza farsela pagare
fa figo avere 40 giorni di ferie arretrate
fa figo rispondere alle mail di lavoro all'una di notte
fa figo andare al lavoro con 40 di febbre

Faccio corsi a gente che non si può permettere di spegnere il telefono per 4 ore di corso marcio in cui ti spiego a che rischi vai in contro se un tuo sottoposto si fa male...
Dipendenti che si prendono il rischio d'impresa per 1400 € al mese!

Sono due anni che cerco di non cadere nella trappola "c'è crisi"

E' vero, c'è crisi, ma la colpa è un po' di tutti, anche di chi si dimentica troppo velocemente troppe cose ...






mercoledì 4 dicembre 2013

ABBONDANZA

Sono giornate di problemi, anzi, sono giornate di stand-by.
Noi si aspetta...
Io odio aspettare, specie quando non dipende da me.
Odio essere in balia delle decisioni altrui, L O  O D I O.
Quando capitano queste situazioni ci sono solo due soluzioni:

  • andare a mangiare in un posto da favola
  • entrare in un supermercato e comprare qualcosa da cucinare
Non sempre puoi permetterti lo stellato, a volte di accontenti di cucinare. 
Già scritto quello che penso su quanto sia un gesto di affetto e di amore sfamare qualcuno. 

Solo che a volte mi perdo nel banco dei preparati. 
Sono attratta dai colori e dalle forme, dalle cose che le persone riescono ad inventarsi... 

Guardate con cosa sono arrivata a casa ieri sera: 


Questa è una rolata di carne di maiale, con la frittata, con il formaggio e 
con dentro una salamella!!! 

Capite? Qualcuno si è inventato questa porcheria senza senso!! 

...e io, in un momento di depressione, l'ho comprata. 

E' che niente, ci sono poche cose che ti tirano sù di morale, una di queste è sicuramente concedersi uno strappo alla regola. 

Al moroso ho comprato gli ovetti Kinder. 
Ognuno ha i suoi vizi.